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#RiAmare – Essere Plastic Free: 15 scatti per combattere il marine litter

Le riproduzioni fotografiche raccontano il fenomeno dell’inquinamento marino. La mostra dal 19 al 22 ottobre, nella sede di Capo d’Orlando Marina, visitabile dalle 10 alle 18.30

“Il mare è tuo, non sporcarlo”. Ivo Blandina, presidente della Camera di commercio di Messina e vicepresidente vicario di Sicindustria, presenta così la mostra fotografica “#RiAmare - Essere Plastic Free”.
Una esposizione di oltre quindici riproduzioni di immagini incentrate sul tema della salvaguardia del mare e del fenomeno del Marine L itter, ossia la dispersione in mare di oggetti costruiti ed adoperati quotidianamente dall’uomo e poi abbandonati o persi lungo la linea di costa ed in mare, compresi quei materiali che, dispersi sulla terra ferma, raggiungono il mare attraverso i fiumi, il vento, le acque di dilavamento e gli scarichi urbani.
«Interesse delle imprese – commenta Blandina – è, e deve essere, quello di sostenere e sviluppare sempre di più la filiera produttiva del mare. Nulla è possibile, però, se questa preziosa risorsa non viene tutelata».
Oggi circa il 75% dei rifiuti marini a livello globale è costituito da plastica, materiale che viste le caratteristiche, tra cui il permanere per molti anni nell'ambiente e la capacità di disgregarsi in particelle microscopiche, crea diversi problemi ambientali. Basti pensare che negli oceani del mondo sono accumulate più di 150 milioni di tonnellate di plastica, mentre ogni anno vengono aggiunti fino a 12,7 milioni di tonnellate. Recenti studi hanno evidenziato inoltre che il flusso annuale di rifiuti di plastica nell'oceano potrebbe quasi triplicare, entro il 2040, a 29 milioni di tonnellate all'anno, equivalenti a 50 kg di plastica per ogni metro di costa in tutto il mondo.
«È chiaro – aggiunge Blandina – che questa non è una situazione sostenibile e colpisce soprattutto coloro che il mare lo vivono quotidianamente. La salute degli uomini e l’economia legata al mare sono due facce della stessa medaglia, che devono camminare insieme».

Ogni immagine della mostra raffigura un aspetto diverso della risorsa mare, in quanto luogo di storia, di civiltà, di aggregazione culturale, di sport, di cibo, di commercio e anche, in maniera più romantica, di storie d’amore.
“Il mare è di tutti”, recita uno dei titoli di presentazione dell’esposizione, e lo è anche sotto il profilo della responsabilità collettiva. «Lo slogan “il mare è tuo, non sporcarlo” – afferma Blandina – è un appello rivolto all’intera collettività e, in particolare, alle nuove generazioni, affinché ci sia una sensibilità sempre più marcata sul tema dell’inquinamento marino: la lotta alla dispersione delle microplastiche inizia da scelte e comportamenti quotidiani più consapevoli. Tutto ciò che finisce in acqua, infatti, costituisce fonte di inquinamento marino con conseguenze prevalentemente ecologiche ma anche economiche e sociali».
È ormai conclamato, infatti, come il livello del turismo e la qualità delle attività acquatiche, quali sport, pesca o noleggio in charter, siano influenzate negativamente da un mare visibilmente sporco.
Il problema più grande risiede nella persistenza dei rifiuti, come testimonia una delle riproduzioni esposte all’interno della mostra #RiAmare. Tutti gli esseri viventi che popolano il mare, dai pesci alle tartarughe ai mammiferi marini, entrano in contatto costante sia con la plastica che con il vetro, la ceramica, la carta e il cartone, con conseguenze spesso disastrose per la loro stessa sopravvivenza.
La mostra #RiaMare - Essere Plastic Free è visitabile durante l’intera durata del Seacily, dal 19 al 22 ottobre, nella sede di Capo d’Orlando Marina, con orario di apertura al pubblico dalle 10 alle 18:30. L’ingresso è gratuito, previa registrazione sul sito ufficiale del salone www.saloneseacily.it.

 

 

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