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Il grande Uto Ughi tra Calabria e Sicilia con tre concerti dedicati a Vivaldi

Stasera a Lamezia, sabato a Palmi e domenica a Messina. Ad accompagnare lo straordinario maestro, vero fiore all’occhiello dell’Italia nel mondo, il complesso cameristico Accademia di Santa Sofia

Trittico di appuntamenti in Calabria e Sicilia per il leggendario violinista Uto Ughi che nell’occasione sarà accompagnato dall’Orchestra dell’Accademia di Santa Sofia.
Si comincia questa sera alle ore 21 al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme per un nuovo concerto organizzato da AMA nell’ambito dei grandi eventi musicali 2021. Sabato, ancora alle 21, nella cornice dell’auditorium della Casa della Cultura Leonida Repaci di Palmi, il 77enne artista si esibirà nella rassegna Synergia 46 promossa, sempre in collaborazione con AMA, dall’associazione Amici della Musica Manfroce. Lo spettacolo è già sold out.
Domenica, invece, Ughi suonerà al Palacultura di Messina (ore 18) per la stagione dell’Accademia Filarmonica. E si tratta di un ritorno – attesissimo – sullo Stretto a distanza di tre anni.

Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dall’infanzia. Quando era solo dodicenne la critica scriveva di lui che «doveva essere già considerato un concertista artisticamente e tecnicamente maturo». Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato in tutto il mondo, nei principali festival e con le più importanti orchestre sinfoniche. Intensa anche la sua attività discografica.

Curiosità: Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744 – che possiede un suono caldo e dal timbro scuro ed è forse uno dei migliori esemplari esistenti – e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata.
Ad accompagnare lo straordinario maestro, vero fiore all’occhiello dell’Italia nel mondo, il complesso cameristico Accademia di Santa Sofia, nato nel 2015 e che sin dai suoi primi concerti si è distinto per l’eccellenza artistica. L’Orchestra è formata da 12 archi ai quali, quando richiesto dal programma, si aggiunge il clavicembalo. Figura preminente è quella del primo violino di spalla, un ruolo affidato a Marco Serino, musicista di prestigio e dall’affermata carriera; nel ruolo di primo violoncello c’è Gianluca Giganti; la prima viola è Francesco Solombrino, mentre al contrabbasso troviamo Gianluigi Pennino.
Il programma, interamente dedicato ad Antonio Vivaldi, è introdotto dalla Sinfonia RV 149 G major “Il Coro delle Muse” cui seguono le celeberrime Quattro Stagioni da “Il cimento dell’armonia e dell’invenzione” che Ughi suonerà e commenterà.

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