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Decreto sicurezza, il sindaco di Palermo: "Cerco un giudice che mi indaghi"

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando

Continua la polemica tra il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sulla questione dei migranti, del decreto sicurezza e, adesso, anche sul fronte delle ville confiscate alla mafia non ancora consegnante a Palermo.

"Cerco disperatamente un giudice che impugni i miei provvedimenti, se c'è qualcuno disposto a fare ciò, lo faccia. Questo mi consentirebbe di sollevare in quella sede l'anticostituzionalità del decreto alla Corte Costituzionale. Se c'è qualche magistrato che vuole farlo perché si pensa che io abbia commesso un reato, per favore mi indaghi". Ha detto Orlando ai microfoni di Radio Cusano Campus, tornando sul decreto sicurezza.

"Il Presidente della Regione Toscana si è già schierato con me e oggi riunisce la giunta per deliberare l'impugnazione delle norme - continua Orlando -. Finalmente avremo un giudice che potrà valutare la vicenda. Sono talmente eversivo che chiedo un giudice per verificare l'anticostituzionalità della legge".

"Il decreto Salvini non è un'offesa ai migranti ma un'offesa agli italiani, alla nostra cultura dell'accoglienza. Luigi Di Maio si dimostra più aperto alla questione rispetto a Salvini? E allora quanto altro tempo vuole aspettare prima di prendere una decisione?", ha continuato Orlando.

Ma Orlando apre anche un altro fronte con Salvini con un provocatorio "Sig. Ministro, meno Facebook e più fatti". Orlando, in questo caso, si riferisce "ai ripetuti annunci, già cinque, di "imminente" consegna ai palermitani di alcune ville confiscate alla mafia".

Da luglio dello scorso anno fino a ieri, il Ministro più volte su Facebook ha affermato che verrà a Palermo, ricordando che una delle ville sarà destinata ai servizi per bambini autistici.

Orlando in un post fatto su Facebook oggi, ricorda al Ministro che "da mesi, ormai più di 6 mesi, annuncia che verrà a consegnare ai palermitani delle ville confiscate, ma oltre gli annunci niente. C'è qualche problema?"

"Se stesse un po' meno su Facebook e un po' più al Ministero - incalza Orlando - saprebbe perché i suoi uffici non fanno la consegna. Noi, i palermitani, aspettiamo."

La vicenda riguarda tre ville confiscate alla famiglia mafiosa dei Lo Cicero nel 2013, che la Giunta comunale di Palermo ha deciso di destinare ad attività sociali.
In particolare, una villa, in collaborazione con l'Asp dovrebbe essere destinata a servizi per cittadini con autismo; una villa dovrebbe diventare la "Casa del volontariato" affidata al Cesvop - Centro Servizi per il Volontariato di Palermo; una terza villa dovrebbe diventare la sede della "Consulta comunale per la Pace".

Nel suo post, Orlando fa infine un riferimento anche agli immobili da destinare all'emergenza abitativa. Secondo Orlando vi sarebbero infatti "una quarantina di famiglie di palermitani nella lista di emergenza abitativa che aspettano il Ministro per l'assegnazione di un alloggio confiscato."

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