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Coronavirus e migranti, Musumeci: "Se potessi chiuderei i porti"

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci

Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ospite de "La vita in diretta", su Rai 1 ribadisce la sua preoccupazione per i casi di covid presenti tra i migranti arrivati in Sicilia nelle ultime settimane: «Se avessi il potere chiuderei i porti perché sono convinto che questo fenomeno continuerà anche nelle prossime settimane creando tensioni sociali oltre che preoccupazioni», ha affermato il governatore.

«Vogliamo che i migranti restino sulle navi per l’eventuale quarantena e che poi vengano ridistribuiti in base alle scelte del governo. Abbiamo chiesto nuove forze militari», ha aggiunto Musumeci. «In Sicilia - ha aggiunto - siamo cinque milioni di abitanti e adesso siamo probabilmente anche un milione in più tra vacanzieri e rientri di siciliani che vivono altrove».

«Fortunatamente abbiamo pochissimi pazienti affetti da Coronavirus in terapia intensiva. Richiamare all’ordine è utile per poter convivere con questa malattia. La responsabilità ci consente di poterci godere la vita. Siamo una regione di frontiera e dobbiamo vivere su questi due fronti caldi: Coronavirus e migranti».

«Facciamo appello alla responsabilità collettiva, lo stesso appello che ha dato frutti nei tre terribili mesi quando tutti si aspettavano che dalla Sicilia arrivasse una dilagante epidemia, invece il popolo siciliano ha rispettato le regole», ha spiegato Musumeci.

«Il liberi tutti ha contaminato i più giovani. Adesso, però, i dati ci dicono che anche i giovani possono risultare positivi e c'è il pericolo che da asintomatici possano contagiare genitori e nonni particolarmeinte vulnerabii magari perchè anziani o vecchi - ha prosegue -. Io ritengo che sia necessario un appello alla responsabilità specialmente in questi giorni in cui la notte di ferragosto può indurre a un abbassamento del livello di responsabilità».

«Ho adottato anche un’ordinanza - ha ricordato Musumeci - che consente, da un lato di tornare alla mascherina negli ambienti esterni e vigilare su chi residente o domiciliato in Sicilia sia stato anche solo in transito a Malta, in Grecia o Spagna, perché quella situazione epidemiologica ci preoccupa. I turisti hanno l'obbligo di scaricare app 'Sicilia sicura' e saranno vigilati durante la loro presenza nell’isola, possiamo tracciare i loro percorsi. E’ un sistema che permette loro di rilassarsi ma con le dovute cautele».

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