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Riscossione Sicilia passa all'Ader, Attiva Sicilia: “Eutanasia di una partecipata strategica della Regione"

L'eutanasia di una partecipata strategica della Regione Siciliana è adesso compiuta: Riscossione Sicilia passa all'Ader, Agenzia delle entrate - Riscossione. L'unica nota positiva in questo disastro è aver dato un futuro ai 700 dipendenti della società”. È questo il commento del gruppo all'Ars di Attiva Sicilia in vista del prossimo passaggio della partecipata all'Ader previsto dalla legge regionale 16 del 2017, con la quale in Sicilia si è cancellato di fatto il comma 2 dell’articolo 37 dello Statuto Speciale. “I governi regionali che si sono succeduti nel corso di questi anni hanno solamente continuato a regalare pezzi a Roma, invece di reclamare autonomia. Stupisce come persino quei deputati e senatori siciliani che sembravano difendere con convinzione e veemenza una battaglia giusta, una volta accomodati ‘lentamente muoiono’, parafrasando Martha Medeiros. È bene che i siciliani sappiano”, affermano i deputati regionali Angela Foti, Sergio Tancredi, Matteo Mangiacallo, Valentina Palmeri ed Elena Pagana.

“Perdere Riscossione Sicilia non significa soltanto cedere allo Stato una funzione della Regione – continuano - ma è una sconfitta per tutta la politica siciliana, regionale e nazionale, che non è stata capace di proteggere questa società partecipata e non è riuscita a portare a termine l’attuazione dello Statuto, tuttora incompiuta. E, infatti, il passaggio di Riscossione all’Ader è un altro grave arretramento verso l'obiettivo di applicazione dello Statuto ed è un arretramento doloso perché sin dall'approvazione della legge del 2017 si è deciso senza soluzione di continuità di recitare il ‘de profundis’ di Riscossione Sicilia per la quale non è mai stata proposta una soluzione alternativa, né un piano di rilancio”.

“Adesso - concludono i deputati regionali di Attiva Sicilia - ci sia almeno un sussulto di equità e si inserisca un ristoro per la partecipata regionale per le perdite derivate dal blocco del servizio di riscossione a causa dell'emergenza Covid, così come è già è stato fatto per l'Ader alla quale sono stati riconosciuti 300 milioni e soprattutto si determinino le condizioni per assegnare la funzione dell'accertamento e poter finalmente trattenere le risorse spettanti alla Sicilia che diversamente rischia di far la fine della rana bollita fin dalla prossima sessione finanziaria”.

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