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Regione Siciliana, lo strappo di Musumeci. C’è il simbolo per la ricandidatura

Le mosse per il mandato-bis: «Valiamo il 10%, non soffriamo di complessi di inferiorità»

C’è il nuovo simbolo e c’è anche la data della convention che darà il via alla campagna elettorale per la rielezione. Nello Musumeci mostra i muscoli e compie le prime due mosse per rendere ufficiale, e non più solo minacciata, la sua ricandidatura alla Regione. Anche senza il consenso degli alleati. Il segnale è quel nuovo simbolo di Diventerà Bellissima, che come sempre accade quando si vuole aprire una campagna elettorale si trasforma nel logo pronto per una lista. E riporta per la prima volta la dicitura «Musumeci presidente». La data è quella del 20 novembre, quando a Catania Musumeci aprirà la convention sul bilancio dei sui 4 anni al governo: «Il racconto del nostro lavoro, i progetti per il futuro» è il titolo che porta con sé il secondo indizio sulle intenzioni del presidente. Tutto questo Musumeci lo ha ufficializzato ieri a Palermo con i dirigenti provinciali del suo movimento. Riuniti all’hotel delle Palme di fronte alla nuova sede di Diventerà Bellissima. Ennesimo indizio: sarà quello il quartier generale della campagna elettorale. Il presidente, sempre affiancato dall’assessore alla Salute Ruggero Razza, ha fissato i punti fermi di questo piano per arrivare alle elezioni di novembre 2022: «Abbiamo centinaia di sindaci e amministratori in tutte le province. Non soffriamo di complessi d’inferiorità. Crediamo nella unità della coalizione, alla quale vogliamo contribuire puntando a superare nell’Isola il 10 per cento». Oggi in realtà il movimento oscilla intorno al 7. Ma questo target è un messaggio di forza rivolto agli alleati: senza di noi (o contro di noi) si perde, è la traduzione.

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