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Comunali a Messina, De Luca e Basile "mollano" Lombardo e Cuffaro: "Niente accordi, non siete cambiati"

Cateno De Luca

“No, grazie. A queste condizioni andiamo avanti da soli”. Il leader di Sicilia Vera Cateno De Luca risponde senza mezzi termini alle posizioni delle ultime ore espresse dal Movimento degli autonomisti che fa capo a Raffaele Lombardo e alla Democrazia Cristiana Nuova di Totò Cuffaro.

"Negli ultimi giorni, spiega Cateno De Luca, sia il movimento di Lombardo che quello di Cuffaro sono usciti con note contrastanti. Nel giro di poche ore entrambi hanno prima spontaneamente dichiarato l’appoggio alla candidatura di Basile per poi affrettarsi ad una repentina marcia indietro. Vi spiego cosa è successo. Sono venuti a battere cassa. Ancora una volta hanno messo sul tavolo accordi, poltrone, ma con me certi metodi non funzionano. Ho rifiutato il sostegno di Cuffaro perché ho detto chiaramente ai suoi amici che sono venuti a trovarmi che non faccio accordi con chi rappresenta a Messina la famiglia Genovese. Stesso discorso per Lombardo. Ero convinto che certe vicende fossero servite per maturare ma non siete cambiati. Con me certi accordi non si fanno. Io sono contro questi sistemi senza se e senza ma".

Sui social risponde Paolo Mangano, consigliere comunale degli Autonomisti, tra i referenti di Lombardo a Messina: “Non è stato mai mio interesse sostenere la campagna elettorale di Federico Basile. Piuttosto sono stato chiamato in causa più volte fino ad incontrarmi con Basile, il nostro incontro è stato cordiale e non si è mai spinto oltre al semplice scambio di opinioni, lui mi ha detto di avere carta bianca ormai su tutto (anche se a questo punto è evidente che le redini sono in mano a De Luca). Ora passiamo alle mie fantomatiche minacce. Mi chiedono di parlare con Germanà perché ormai era passato con loro e che aveva una lista da sostenere, ecco che incontro l‘On. Germanà e in buona sostanza gli consiglio di non fidarsi del politico De Luca, che lo avrebbe usato e successivamente liquidato con qualche diretta al veleno, dunque l’accordo politico per lui doveva prevedere la condivisione dei programmi, delle scelte e del percorso da intraprendere, solo quella poteva essere la garanzia nei confronti di un individuo politico altamente inaffidabile e pericoloso dal punto di vista dell’immagine. Concludendo voglio dire a Basile di uscire dal cassetto tutta la carta bianca che gli ha lasciato De Luca ed incominciare a scrivere”.

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