Lunedì 29 Aprile 2024

Regionali in Sicilia, De Luca presenta il listino. "Rappresentati tutti i territori" I NOMI

«Rispetto agli altri partiti noi non abbiamo avuto problemi di listino, abbiamo messo una giovane laureata di 23 anni, due sindaci tra cui Danilo Lo Giudice, Ismaele La Vardera, l’avvocato Marzia Maniscalco di Caltanissetta e Mirko Stefio. Il listino rappresenta tutti i territori. A Palermo presentiamo tre liste forti, purtroppo la difficoltà nella raccolta delle firme non ci consente di presentare le altre due liste di testimonianza». Lo ha detto il candidato governatore per Sicilia Vera, Cateno De Luca, presentando a Palermo i candidati del listino. «A Messina e Enna abbiamo 9 liste, nelle altre province ne abbiamo 4-5», aggiunge De Luca.

Da Giulia Polizzi a Ismaele La Vardera: tutti i candidati

Una giovane laureata di Ragusa Giulia Polizzi di soli 23 anni, Danilo Lo Giudice, Messina 35 anni, sindaco di Santa Teresa di Riva e unico deputato uscente ricandidato, Francesca Draià, Enna 38 anni, sindaca di Valguarnera Caropepe, Ismaele La Vardera, 29 anni presidente “Sud chiama Nord”, giornalista, Marzia Maniscalco, 45 anni, avvocato di Caltanissetta, Mirko Stefio, 48 anni Catania, segretario Movimento siciliano di Azione. Sono questi i nomi dei candidati inseriti nel listino che vede il leader di “Sicilia chiama Nord” Cateno De Luca il capolista e candidato alla presidenza della Regione.

"Voto disgiunto a valanga nei nostri confronti"

«Non vedo tanto unito il centrodestra, circolano - ha aggiunto De Luca - tanti volantini che non hanno l'indicazione del presidente perché noto imbarazzo nel collegare i candidati con Renato Schifani, ma lo vedremo strada facendo». «Confido nel voto disgiunto non solo da parte del centrodestra che sarà una valanga nei nostri confronti ma - aggiunge - anche nel centrosinistra dove ci sono interlocuzioni e dove ormai stanno soffrendo la sindrome della partita. Non hanno gradito il fidanzamento e poi il divorzio col M5s per interesse di Conte capolista in Sicilia alle politiche. C'è un mondo di centrosinistra stanco di questi giochi».

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