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Manager della sanità in Sicilia, il vertice per la pace finisce in lite

Lega irritata con Forza Italia. FdI a Cuffaro: «Sorteggiare i direttori? Parliamo di cose serie»

Renato Schifani

Il vertice che doveva mettere ordine nel caos esploso nella maggioranza di centrodestra sulle nomine dei manager della sanità e i fondi destinati ai Comuni è finito prima di cominciare. Formalmente c’è stato un rinvio, nei fatti è stata un’altra lite fra i partiti che sostengono Schifani.
Nella Lega la federazione con l’Mpa di Lombardo ha rilanciato le quotazioni dell’ala meno vicina a Luca Sammartino. Il quale a sua volta è il leghista più dialogante con l’asse Schifani-Cuffaro che, a detta di Fratelli d’Italia, sta monopolizzando le scelte del governo. In questo clima Schifani ha accolto i leader di partito ieri mattina a Palazzo d’Orleans. Con l’intenzione di chiudere almeno una intesa di massima sulle nomine. Forza Italia ha contestato alla Lega di essere arrivata a Palazzo d’Orleans rappresentata dalla segretaria Annalisa Tardino e dalla capogruppo Marianna Caronia. Il coordinatore forzista Marcello Caruso ha ricordato che i capigruppo non erano convocati.

La Tardino ha rilevato il fatto che l’Mpa fosse rappresentato dal leader Raffele Lombardo ma anche da Fabio Mancuso. E la risposta di Caruso è stata che «i leader di partito erano previsti, infatti se ci fosse stato anche Cuffaro al fianco del segretario della Dc sarebbe stato ammesso». A quel punto la Tardino ha abbandonato il tavolo dicendo di voler delegare la Caronia, opzione scartata da Caruso. «Ha detto che con la Caronia Forza Italia non avrebbe partecipato» ha rivelato la segretaria leghista. È così è accaduto: il vertice è stato rinviato a data da destinarsi. «Peccato, noi leghisti da giorni chiedevamo questo incontro a Schifani» è l’analisi della Tardino.

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