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Palermo, Patrizia Monterosso "disarcionata" dalla Federico II: le mosse di Galvagno per il successore

È noto che Galvagno, esponente di peso di Fratelli d’Italia, abbia chiesto ad alcune personalità nazionali del mondo della cultura legato alla destra la disponibilità a venire in Sicilia per guidare la Fondazione

"Patrizia Monterosso restituisca 1,3 mln"

Con una Pec di poche righe si è chiusa la stagione di Patrizia Monterosso alla guida della Fondazione Federico II. E si è aperta una corsa alla successione che ha animato ieri il dibattito dietro le quinte all’Ars: perché l’indiscrezione che circola è che la scelta per l’incarico di nuovo direttore generale cadrà su una personalità non siciliana che il quartier generale di Fratelli d’Italia avrebbe segnalato ai vertici dell’Ars.
Cade quindi una delle figure di primo piano dell’establishment regionale. Patrizia Monterosso è stata la dirigente, chiamata dall’ex presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, che ha tenuto le redini della fondazione, che gestisce il complesso monumentale di Palazzo Reale. A lei si deve la proiezione all’esterno della struttura, con l’apertura di vaste aree e la collaborazione con artisti internazionali che hanno moltiplicato l’interesse ben oltre la cappella Palatina. Non è un caso che Micciché ieri abbia ricordato che «prima di lei la Fondazione Federico II perdeva 400 mila euro all’anno e con lei gli incassi abbiano consentito di recuperare il deficit al punto da potenziare gli organici e gli investimenti in eventi culturali».
Patrizia Monterosso ha appreso che la sua stagione era finita con una mail nella quale le veniva semplicemente ricordata la scadenza del contratto (il 10 marzo) ed era ben specificato il fatto che non ci sarebbe stato un rinnovo dell’incarico. L’attuale presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, che è anche presidente della Fondazione, ieri non ha commentato ufficialmente l’avvicendamento alla guida della Federico II. Ma ha fatto filtrare che da settimane era in corso una sorta di casting per individuare il successore. È noto che Galvagno, esponente di peso di Fratelli d’Italia, abbia chiesto ad alcune personalità nazionali del mondo della cultura legato alla destra la disponibilità a venire in Sicilia per guidare la Fondazione. Secondo i boatos che subito ieri si sono sparsi all’Ars sarebbe stata l’area che fa capo a Ignazio La Russa, big sponsor dello stesso Galvagno, a suggerire un ventaglio di nomi per il dopo Monterosso.

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