Le passioni nascono in tenera età. Vero se se queste sono capaci di farci viaggiare nel tempo e di farci vivere emozioni che altrimenti sarebbero solo relegate al ricordo. E’ il caso di un bambino di Palermo, Antonio Tancredi Cadili, che si è lasciato trascinare così tanto nella sua bella passione da diventare il puparo più giovane d’Italia.
Le gesta di Orlando e Rinaldo, che sono uno dei simboli delle tradizioni popolari siciliane, tanto da essere tutelate dall’Unesco nella sua lista del patrimonio immateriale, vengono animate da Antonio nella sua casa a due passi dalla Cattedrale di Palermo.
Una stanza magica, quella di Antonio, che è come un piccolo teatro, fra affreschi e pupi di ogni genere che servono a dare vita alla sua passione. Armato di papillon e con la voce squillante e chiara tipica dei bambini, il piccolo prodigio è capace di immedesimarsi nelle storie con audacia e precisione stilistica.
L’arte dei pupi, racconta Antonio Tancredi, “serve a i bambini a imparare nuovi giochi non noiosi. L’opera dei pupi si sta perdendo. I pupi hanno un’anima ed essere un pupo è come vivere in una favola”.
Ma cosa sono i pupi senza la musica che ne accompagna le narrazioni? Ecco allora che Antonio non nasconde anche un’altra passione, quella per il pianoforte. Un enfant prodige, è il caso di dire, che stupisce con il suo essere un bambino dalle grandi passioni.
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