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Mazara, il vescovo Mogavero dice no ai padrini: "Funzione svuotata di senso"

Nuove Linee guida del Piano pastorale 2021-2022. Quattro gli appelli: la fragilità come dono, la testimonianza della carità, l’ascolto della Parola e il dono della grazia

Domenico Mogavero

Comunità parrocchiali più vicine alle fragilità del territorio che abitano. E poi il percorso catechistico ridotto da 5 a 4 anni, da concludersi con la contestuale celebrazione di Comunione e Cresima e niente più padrini per i sacramenti. Sono queste alcune novità contenute nelle nuove Linee guida del Piano pastorale 2021-2022, illustrate dal vescovo monsignor Domenico Mogavero.

«Un cammino sicuramente impegnativo, anche ma non solo, a motivo delle innovazioni non più rinviabili», ha detto monsignor Mogavero. Quattro gli appelli contenuti nelle Linee guida: la fragilità come dono, la testimonianza della carità, l’ascolto della Parola e il dono della grazia. Il vescovo ha ribadito che «le comunità parrocchiali sono chiamate a rivolgere uno sguardo attento e discreto alle fragilità del territorio che abitano, iniziato dalle famiglie ferite per farsi carico delle loro esigenze e per condividere il peso delle loro criticità, dedicando particolare attenzione ai figli che subiscono i contraccolpi delle crisi coniugali».
Per Mogavero la testimonianza della carità significa «uscire da tanti luoghi comuni riconducibili alla logica dell’assistenzialismo: la logica della progettualità deve ispirare le nostre scelte pastorali».
Il vescovo ha puntato l’attenzione sul percorso catechistico: «Quello attuale ha mostrato tutta la sua inefficacia per un vero cammino di crescita nella fede e verso la maturità della vita in Cristo».
Da qui l’avvio di una nuova struttura e metodologia: catechismo ridotto da 5 a 4 anni, che si concluderà con la contestuale celebrazione della Prima comunione e cresima. Un quinto anno, con carattere mistagogico, sarà offerto a tutti. «Bisogna investire nella preparazione dei nuovi catechisti - ha detto Mogavero - requisito necessario per ricevere il mandato di catechista è la frequenza della Scuola diocesana di formazione teologica».

I genitori dei bambini e ragazzi che frequentano il catechismo dovranno seguire, anche loro, un cammino di crescita nella fede, con almeno un incontro mensile di catechesi. Per il vescovo, altresì, è necessario il rilancio di percorsi di formazione alla vita di fede per gli adulti, con particolare attenzione a chi deve prepararsi al matrimonio.
Un’ulteriore novità introdotta dalle Linee guida del Piano pastorale è l’abolizione ad experimentum per la durata di 3 anni, a partire dall’1 gennaio 2022, dei padrini per battesimi e cresime: «La funzione dei padrini come testimoni della fede nei due sacramenti è oramai svuotata di senso», ha detto Mogavero.

Non per ultima la questione delle offerte per i sacramenti. Il vescovo ha ripreso un testo della Congregazione per il clero: «Si tratta di un’offerta libera, non un prezzo da pagare o una tassa da esigere, come se si trattasse di una sorta di imposta sui sacramenti». Mogavero ha ribadito: «Questo indirizzo vincolante della Santa Sede diventerà esecutivo in Diocesi con apposito decreto».

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