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Catania, si spezza uno dei due cordoni della festa di Sant'Agata: fercolo fermo

Imprevisto per l’edizione 2023 della festa di Sant’Agata. Già in ritardo sulla tabella di marcia, dopo una lunga attesa seguita al discorso alla città dell’arcivescovo Luigi Renna, ecco un intoppo mai accaduto nella storia dell’omaggio alla Patrona: si è spezzato uno dei due cordoni che trainano il fercolo che era già partito e tutto si è bloccato in piazza Stesicoro, proprio all'inizio della salita dei Cappuccini. Da chiarire cosa abbia provocato la rottura della grossa corda che sarebbe stata preceduta dal fragore di uno scoppio. Non si registrano comunque feriti. La salita dei Cappuccini rappresenta uno dei momenti più attesi, suggestivi e controllati sul piano della sicurezza della festa di Sant’Agata. In precedenza, migliaia i fedeli in piazza Duomo per salutare la Patrona alla sua prima “uscita pubblica” del 2023. Dopo la messa dell’Aurora in Cattedrale, Sant’Agata circondata dalla sua folla bianca ha percorso quello che è definito il “giro esterno”. Dopo lo stop forzato e le restrizioni a causa della pandemia, la festa è entrata nel clou. Fino all’incidente di percorso inatteso e alla ripresa dell’evento.

«C'è stata la grande maestria del maestro del fercolo e dei suoi collaboratori di fronte a questo imprevisto. Sono cose che capitano, bisogna saperle gestire. In questo momento la processione ha un rallentamento però meglio andare piano piuttosto che creare altri problemi. Metteranno tutto in sicurezza con un cordone di riserva, che naturalmente era previsto, e poi si procederà». Lo ha detto l’arcivescovo metropolita di Catania, Luigi Renna, dopo che si è spezzato il cordone di sinistra del fercolo che trasporta le reliquie di Sant'Agata mentre era in corso la Salita dei Cappuccini».

«Speriamo che si possa recuperare tempo - ha aggiunto monsignor Renna - perché domani mattina abbiamo una celebrazione che è molto importante, e conoscendo la responsabilità del maestro del fercolo e del parroco certamente questo avverrà». «Questa è una festa di popolo e quando ci si raduna c'è bisogno di un minimo di regole - ha aggiunto l’arcivescovo - quello che non condivido è quando per ascoltare la voce di qualcuno, di qualche “arruffa popolo”, non si tiene invece a quello che può fare riuscire una festa: c'è tanto lavoro da parte del comitato nello stabilire le regole e questo ha permesso lo svolgimento “normale”. Volere le regole significa volere il bene della persona».

Intanto questa mattina una ragazza di 13 anni era stata investita in via Umberto da un furgone del cereo dei Rinoti. Momenti di paura tra la folla. La ragazza sembra abbia riportato una frattura. L'associazione Primo Cereo Rinoti ha chiarito che “l'impatto è stato causato dal furgoncino del Cereo e non dal Cereo stesso. I rappresentanti si sono attivati istantaneamente prestando soccorso e le dovute attenzioni. Lieti di aver già ricevuto notizie rincuoranti dal personale medico e paramedico intervenuto”.

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