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Regionali Sicilia, tanti uscenti ci riprovano. A Messina sono 160 i candidati

Ci riprovano gli uscenti Lo Giudice, Calderone, Grasso, Amata, Catalfamo, Genovese e De Luca (M5S). Il Pd (dopo lo choc De Domenico) riparte da Bartolotta-Mastroeni-Leanza, Siracusano in Cento Passi

C’è chi ha dovuto fronteggiare un vero e proprio overbooking di candidati. E chi, invece, è stato costretto a sostituzioni dell’ultima ora. Da ieri, però, partono tutti, teoricamente, alla pari: 160 candidati per gli 8 seggi dell’Ars destinati a Messina. Tanti pretendenti per pochissimi posti al sole, anche se qualcuno a Sala d’Ercole potrebbe arrivarci attraverso il percorso agevolato del “listino” del presidente, e cioè il mini-premio di maggioranza che spetta al governatore eletto.
La coalizione più ampia è quella di Cateno De Luca, con ben nove liste, di cui tre “ammiraglie” e sei “di testimonianza”, definizioni coniate dallo stesso ex sindaco di Messina. De Luca guida la prima lista, De Luca Sindaco di Sicilia, dove spiccano alcuni dei nuovi arrivi: il sindaco di Santa Lucia del Mela Matteo Sciotto, l’ex sindaco di Lipari Marco Giorgianni, la consigliera ex FI Nicoletta D’Angelo, oltre alla sindaca di San Teodoro Valentina Costantino. In Sicilia Vera è Danilo Lo Giudice (unico uscente ricandidato) il trascinatore, e c’è anche l’ex Lega Daniela Bruno. Orgoglio Siculo schiera, tra gli altri, l’ex sindaco di Scaletta, Mario Briguglio, e Cettina Buonocuore, eletta col Pd in consiglio comunale e “transfuga” alla prima seduta d’Aula.
Cinque le liste messe in campo dal Centrodestra in appoggio a Renato Schifani. Forza Italia presenta due deputati uscenti, Tommaso Calderone e Bernardette Grasso, che puntano anche alla Camera nella concomitante competizione nazionale. Beppe Picciolo suggella il patto con Sicilia Futura e prova il ritorno a Sala d’Ercole, ma ci sono anche gli ex consiglieri comunale Bruno Cilento e Donatella Sindoni, l’avvocato Giovanni Villari e l’ex assessore (era Buzzanca) Pippo Corvaja. Completa il quadro l’assessora di Scaletta Zanclea, Daniela Di Ciuccio. La Lega ripropone il simbolo Prima l’Italia e schiera, oltre al capogruppo uscente Antonio Catalfamo, una new entry dal curriculum “pesante” come l’ex sindaco (ed ex presidente della Provincia) Peppino Buzzanca. Altro nuovo arrivo, il sindaco di Brolo Pippo Laccoto (ex Pd, ex renziano). Così come sindaco è Davide Paratore, di Antillo. Quattro le donne: l'imprenditrice messinese Maria Aloisi, l'avvocato milazzese Antonella Bartolomeo, la dottoressa Giovanna Pantò e Marilena Salamone, entrambe messinesi. Elvira Amata (che ha trovato posto anche nel “listino”) guida la compagnia di Fratelli d’Italia, che questa volta corre in tandem con Diventerà Bellissima, di cui sono espressione l’uscente Pino Galluzzo e Ferdinando Croce, braccio destro di Ruggero Razza e uomo fidato di Musumeci in questi anni di governo. Tra gli altri, l’ex presidente dell’Ordine degli avvocati, Vincenzo Ciraolo. Completano la lista Luigi Miceli, Gaetano Nanì, Teresa Pino e Giovanna Giacobbe.
È Luigi Genovese il “big” della lista Popolari e Autonomisti, nella quale ci sono, oltre al leader di Ora Sicilia, esponenti di “Noi con l’Italia” (l’ex deputato regionale Marcello Greco) e dei lombardiani (l’ex M5S Paolo Mangano). Tra gli altri, Emanuele Carnevale, candidato sindaco a Lipari alle scorse Amministrative. La Nuova Dc, che mette assieme tutti i centristi, schiera uno dei primi a scendere in campo, Salvatore Merlino (figlio dell’ex sindaco Pino), ma anche, a sorpresa, uno dei candidati sindaco delle scorse amministrative, il medico Salvatore Totaro.

Una sola lista per il Movimento 5 Stelle, con Antonio De Luca che è anche nel listino del candidato presidente Nuccio Di Paola. Con lui la deputata uscente Antonella Papiro (non ricandidata alle Politiche), l’ex capogruppo in Consiglio, Cristina Cannistrà, il medico milazzese Giovanni Utano, l’avvocata barcellonese Vera Giorgianni, il giovane attivista Calogero Leanza (classe 1998 - omonimo del figlio di Vincenzo, pure lui candidato, ma col Pd), Riccardo Zingone, odontoiatra di Mistretta, e Lillo Valvieri, parrucchiere, candidato “solitario” al quarto Quartiere alle Amministrative messinesi di giugno.
Due le liste di ciò che resta del Centrosinistra per Caterina Chinnici. Il Partito Democratico ha superato lo choc dell’addio di Franco De Domenico, proprio alla vigilia della presentazione delle liste, inserendo al fotofinish la palermitana Valentina Chinnici. A “tirare” il gruppo sono il segretario provinciale Nino Bartolotta, l’ex segretario della Cgil Giovanni Mastroeni e il neo arrivato Calogero Leanza (classe 1994), lui sì, figlio del compianto Vincenzino, ex presidente della Regione. Palmira Mancuso rappresenta +Europa nell’alleanza ribadita, completano la lista Laura Pulejo e Giuseppe Vitarelli. Cammina a braccetto la lista Cento Passi di Claudio Fava, che è capolista. Con lui Riccardo Orioles, storico giornalista fondatore del mensile “I Siciliani”, di cui raccolse il testimone dopo l’omicidio di Pippo Fava. C’è il segretario provinciale di Articolo Uno, Domenico Siracusano, poi, tra gli altri, il sindaco di Monforte San Giorgio Giuseppe Cannistrà ed il consigliere comunale barcellonese Antonio Mamì.
Infine, oltre agli outsider delle liste “di rottura” Siciliani Liberi e Italia Sovrana e Popolare, i candidati del binomio Azione-Italia Viva con Gaetano Armao: oltre allo stesso ex vicepresidente della Regione, ci sono Novella Falduto, Letterio Grasso, Maria Cristina Gambino, Antonino Giordano, Aurelia Botto, Massimiliano Miceli e Mario Ferraro.

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