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Schifani s'insedia a Palazzo d'Orleans: “La Giunta? Niente schemi, non c'è fretta”

“Sono emozionato: quando ti impegni in una esperienza nuova è inevitabile. Dobbiamo concentrarci sul fare”. Il presidente della Regione, Renato Schifani, si è insediato oggi a Palazzo d’Orleans al termine del passaggio di consegne con il suo predecessore Musumeci. Schifani, che domani sarà a Trapani per l’emergenza nubifragio, ha chiarito che in questa prima fase governerà senza assessori.
“Mi impegnerò perché la futura giunta sia frutto di concertazione con la maggioranza. Ma non c’è fretta. La legge approvata prevede tempi medio lunghi. Lavoreremo per assessori che siano legittimati dal popolo con professionalità. Non mi sono innamorato di uno schema predeterminato. Anche se nominassi domani dodici assessori non potrebbero svolgerebbe funzioni fin quando non verranno proclamati gli eletti all’Ars. I tempi li stabilisce la legge”. Schifani ha ringraziato il suo predecessore con il quale aveva avuto modo di lavorare: “Ovviamente non avrei mai accarezzato l’ipotesi di accettare questa proposta se non fosse stata valutata positivamente dal presidente Musumeci. Abbiamo lavorato in passato con Nello nel rispetto dei ruoli, ci ha legato una collaborazione fattiva e grande rispetto”.
Il presidente Schifani ha chiarito di essere subito “operativo”: “Ho assunto questo ruolo facendo in modo che la priorità del presidente della Regione siamo le emergenze. Domani ci recheremo con il responsabile della protezione civile a Trapani per visitare quei luoghi ed incontrare gli amministratori locali e le autorità registrare le esigenze e le aspettative dei cittadini colpiti dal nubifragio”. E poi subito al lavoro per semplificare la macchina burocratica: “Incontrerò i dirigenti per discutere con loro: io in campagna elettorale ho posto il tema della sbrucratizzazione. Alcune pause di lentezza dei processi decisionali sono colpa di cavilli e passaggi che possono essere semplificati ricorrendo ad alcuni istituti che consentano alla burocrazia di decidere più velocemente”. Infine un passaggio sulla sua azione di governo: “La mafia si combatte anche con le leggi che consentano agli inquirenti di agire e non solo con la caccia ai latitanti. Bisogna attivare percorsi virtuosi per raggiungere obiettivi. Io non accetterò mai accordi al ribasso che possano costituire mediazione in danno dei siciliani”.

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