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A Cefalù l’edizione zero della “Cursa di Ciclopi”: che spettacolo!

Oliviero Alotto, atleta di provata esperienza nel settore ultratrail, ha vinto l’Edizione Zero della “Cursa di Ciclopi”, prima gara estrema di endurance trail in Sicilia. Il maratoneta torinese ha percorso 506 chilometri nel tempo di 152 ore. La manifestazione è partita da Cefalù il 28 maggio e si è conclusa nella stessa cittadina marinara ieri pomeriggio. L’“Edizione Zero” è servita per fare test specifici sul percorso e per organizzare la complessa logistica di una gara che si ispira apertamente al famoso “Tor des Géants®” della Val d’Aosta, organizzata dai “Vda Trailers”.
È la Sicilia che piace, quella che coniuga lo sport per diffondere immagini spettacolari promuovendo la natura e il territorio. La manifestazione isolana si è avvalsa del patrocinio della Regione Siciliana Assessorato Regionale del Turismo, Sport e Spettacolo, dei Comuni di Cefalù, Castiglione di Sicilia e Pettineo. Molti gli atleti che si sono accompagnati ad Alotto in questa splendida cavalcata, anche se solo per alcuni settori. Tra questi il messinese Filippo Pettinato che dal Rifugio Sapienza sull’Etna ha raggiunto San Piero Patti percorrendo un totale di 130 chilometri con 6.400 metri di dislivello. Una “gara” caratterizzata da un tracciato di 500 km con 24.000 metri di dislivello positivo da percorrere in una sola tappa, a velocità libera, in un tempo limitato e in regime di semi-autosufficienza.
Ma l’Edizione Zero della “Cursa di Ciclopi” è più di una manifestazione agonistica. L’ambientazione è quella della zona Nord-Orientale della Sicilia, tra le province di Palermo, Catania, Messina e Enna. Tratta che approssimativamente coincide con l’antica regione della Valdemone e che presenta una grandissima ricchezza naturale, storica e artistica, incastonata nelle bellissime catene montuose dei Nebrodi e delle Madonie, sul vulcano attivo più alto d’Europa e tra chilometri di costa con le diversità degli antichi paesi, molti dei quali compresi nella lista dei Borghi più belli d’Italia.
Il percorso ad anello, con partenza e arrivo a Cefalù, ha condotto i partecipanti verso l’entroterra per raggiungere il Sentiero Italia e poi l’Etna. Toccato l’Osservatorio Vulcanologico di Pizzi Deneri a 2.818 metri di altitudine prima di entrare sui Nebrodi, passando per l’Altopiano dell’Argimusco fino a raggiungere la costa tirrenica in corrispondenza della Marina di Capo d’Orlando. Percorsi lunghi tratti di spiaggia nel litorale tra Sant’Agata di Militello e Santo Stefano di Camastra prima di ripiegare in corrispondenza della Fiumara d’Arte con il suggestivo passaggio alla Piramide del 38° parallelo prima degli ultimi km verso Cefalù.
Gli atleti sono stati affiancati da uno staff di assistenza con esperienza di organizzazione di eventi sportivi e, nello specifico, di corse in montagna, dotato di due camper e un fuoristrada.

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