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Sicilia "rossa": Elementari e 1ª media in classe. Le "pernacchie" di De Luca a Musumeci

È stata pubblicata questa mattina la NUOVA ORDINANZA del presidente della Regione Nello Musumeci, con la quale si dispongono le nuove misure per la “zona rossa” in Sicilia. Ordinanza che di fatto assorbe tutti gli altri provvedimenti precedenti, compreso quello che istituiva la zona rossa a Messina. A differenza di quanto era trapelato da fonti regionali ieri sera, dunque, secondo la Regione anche a Messina dovrebbero riprendere le attività didattiche in presenza per scuole dell’infanzia, elementari e prima media. Questo però non avverrà, in ogni caso, perché il sindaco Cateno De Luca ha firmato l'ordinanza, con cui tiene chiuse tutte le scuole, di ogni ordine e grado, fino al 31 gennaio. La stessa ordinanza regionale prevede questa facoltà per i sindaci dei singoli comuni.

La risposta del sindaco De Luca a Messina

L'ordinanza del sindaco De Luca era stata preannunciata da una diretta, condita da tre-quattro "pernacchie" nei confronti del presidente Musumeci. Un video dalla sua Fiumedinisi durate il quale il sindaco più volte attacca l'Asp di Messina e la gestione La Paglia, l'assessore regionale Razza e ovviamente il presidente Musumeci. Video nel quale conferma che se l'ordinanza non avrà gli effetti sperati si dimetterà, così come se La Paglia dovesse restare al suo posto.

SICILIA ZONA ROSSA: LE REGOLE GENERALI

La Sicilia sarà “zona rossa” dalla mezzanotte tra sabato e domenica (17 gennaio) per due settimane (fino a domenica 31 gennaio). Lo stabilisce l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che recepisce i contenuti dell’ultimo Dpcm e in linea con quanto deciso dal governo nazionale per l’Isola. Alle regole previste dalla normativa nazionale per la “zona rossa”, nell’ordinanza del presidente Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, sono state aggiunte delle misure ancora più restrittive: non sarà consentito fare visita ad amici e parenti.

MOBILITÀ

Divieto di entrata e di uscita dal territorio regionale, divieto di accesso e allontanamento dal proprio comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e privato, all’interno del territorio comunale, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria.
Diversamente da quanto previsto dal Dpcm, sono vietati anche gli spostamenti, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata nei limiti di due persone per fare visita ad amici e parenti.
Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell’Isola (registrazione obbligatoria sul sito dedicato e tampone rapido).

ESERCIZI COMMERCIALI

Restano sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Aperti lavanderie, barbieri e parrucchieri, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.

RISTORAZIONE

Sospese le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nonché, fino alle 22, la ristorazione con asporto , con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dei locali. Anche in Sicilia vige lo stop anticipato alle 18 per l’asporto nei bar.

Le dichiarazioni di Musumeci

«Se fra due settimane le cose non dovessero cambiare, stabiliremo misure più restrittive e chiuderò anche le scuole primarie e le prime classi della media. E questo nessuno potrà impedircelo». Lo dice il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, oggi a Catania, in riferimento alla zona rossa che scatterà nell’Isola alla mezzanotte fino al 31 gennaio. Come prevede il Dpcm, ed è stato recepito dalla regione, le lezioni scolastiche, saranno in presenza i servizi educativi per l’infanzia (asili nido), la scuola dell’infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado, mentre per le altre classi si continua con la didattica a distanza. Sono attualmente circa duemila i contagi giornalieri in Sicilia. «Certo occorrerà far valere queste regole, per questo rinnovo l’appello a prefetti e forze dell’ordine», ha aggiunto Musumeci.

 

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