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Siracusa, armi e droga in appartamento utilizzato come deposito dalla malavita - VIDEO

In manette Fabiano Garofalo, 50 anni, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, munizioni ed esplosivo, ricettazione

I carabinieri del nucleo investigativo di Siracusa hanno arrestato Fabiano Garofalo, 50 anni, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, munizioni ed esplosivo, ricettazione.

I militari hanno effettuato una perquisizione nella sua abitazione ed hanno trovato, sotto un divano in una delle camere, una cassaforte porta fucili, una seconda cassaforte di dimensioni più piccole, ed un giubbotto antiproiettile, completo di borsa da trasporto, simile a quella in uso alle guardie particolari giurate. Garofalo ha tentato la fuga ma è stato bloccato.

Nell’appartamento, i militari hanno trovato un’ingentissima quantità di droga e soprattutto materiale d’armamento. Forzata anche la cassaforte trovata murata alla parete grazie al supporto dei vigili del fuoco di Siracusa.

Appartamento trasformato in deposito della malavita

L'appartamento conteneva un ordigno esplosivo di fattura artigianale, di circa 500 grammi di cui 400 di polvere nera o da sparo, completo di miccia di accensione; un fucile semiautomatico con canna mozzata risultato provento di furto a Siracusa nel 1992; tre pistole semiautomatiche, alcune già cariche; un revolver già carico con cinque proiettili nel tamburo; munizioni di vario tipo e calibro, anche da guerra, utili per l’impiego delle armi rinvenute; un chilogrammo circa di cocaina; 40 grammi di crack; 70 circa di hashish; 280 circa di marijuana; materiale per i taglio e confezionamento dello stupefacente, tra cui anche una macchina per il confezionamento “sottovuoto”; una radio portatile sintonizzabile sulle frequenze in uso alle forze di polizia.

Secondo gli investigatori quell’appartamento era "un vero e proprio deposito utilizzato probabilmente dalla malavita organizzata per nascondere parte del proprio patrimonio”.

“Nell’appartamento abbiamo trovato un ordigno artigianale esplosivo collegato ad una minaccia del peso di 500 grammi molto pericoloso anche per rilasciato personale che stava operando. Una persona semi sconosciuta alla giustizia. Le organizzazioni utilizzano queste persone per portare avanti la loro attività in maniera più semplice” ha commentato il tenente colonnello Marco Piras.

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