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Cancelleri non lascia il M5S: "Questa è casa mia". Sulle regionali: "Io pomo della discordia" VIDEO

«Non esco dal movimento non perchè non voglio abbandonarlo ma perchè io non esco da casa mia. Questo movimento in Sicilia noi abbiamo contribuito a fondarlo e fortificarlo. Questa casa è nostra e io non me ne vado da casa mia». Così il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Giancarlo Cancelleri, in conferenza stampa a Palazzo dei Normanni, a Palermo.

Ecco perchè rinuncio: "Io pomo della discordia"

«Dopo circa tre giorni, la discussione a Roma è diventata a tratti paradossale perchè non si è parlato di quello che poteva essere una rivisitazione del M5s e di una regola fondativa con una riflessione approfondita sul limite dei due mandati. In realtà questa discussione è andata a finire sopra di me. Non me la sono sentita di diventare il pomo di una discussione che è molto seria e che va affrontata con serietà, e di vedere i due esponenti di punta, Grillo e Conte, venire messi in difficoltà davanti alle telecamere perchè l’unica domanda che veniva posta era se Cancelleri possa candidarsi o meno».

I possibili nomi in campo

Già ieri era trapelata la notizia di un suo probabile passo di lato con la rinuncia a candidarsi per le primarie di coalizione del centrosinistra in vista delle elezioni regionali in Sicilia. «Nelle prime ore del pomeriggio di oggi avremo il nome del nostro candidato. Rimangono in campo delle valide alternative che non hanno bisogno di alcuna deroga». «Sono convinto che le alternative che ci sono in campo sono altrettanto valide: Luigi Sunseri, Nuccio Di Paola e Barbara Floridia. Chiunque verrà scelto - ha aggiunto - avrà il sostegno di tutti».

Conte ottimo leader

«Con Grillo non ho parlato in questi giorni non perchè ci siano problemi con lui ma perchè credo che in questa fase mi debba confrontare prima con la parte politica del movimento, con il presidente Conte». «Credo che Giuseppe Conte ha dovuto affrontare problemi interni non indifferenti come durante l’elezione del presidente Mattarella e, non ultima, questa scissione». «Si è trovato a dovere operare tra la politica al livello di gruppo parlamentare - ha ribadito - affrontando anche situazioni interne che gli hanno drenato parecchie risorse. Non credo tuttavia che tutto ciò l’abbia indebolito ma anzi lo stia fortificando, ha le spalle larghe. Sono esperienze che deve fare - ha concluso - credo sia un ottimo leader politico».

"Vogliamo pesare all'interno del governo"

«L'incontro che Conte ha avuto con Draghi è stato lungo e si è parlato di alcuni argomenti. In primis quello tra la prosecuzione del super bonus 110%, perchè dopo aver fatto una misura espansiva che ha permesso a questo Paese di ripartire oggi rischiamo di farla diventare la tomba di più di 60 mila imprese. Tra i temi posti al premier c'è anche quello del polo petrolchimico di Priolo che soffre per le sanzioni alla Russia. Vogliamo pesare all’interno del governo e in maniera serena e corretta sostenerlo». . «Aspettiamo di capire se tutte queste risposte vengono date - ha aggiunto -. Diversamente il presidente Conte avvierà una serie di riflessioni. Ma non sono io che devo dire cosa deve fare il movimento - ha concluso - non ho nè il ruolo».

 

 

 

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