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Esodo da coronavirus verso la Sicilia, Musumeci: "In 200 a Villa, acquisire hotel per quarantena"

Nello Musumeci

«Abbiamo saputo dalle autorità locali della Calabria che nel piazzale di Villa San Giovanni purtroppo ci sono oltre 200 persone, nuclei familiari con bambini, donne in stato di gravidanza e anziani, non sappiamo se siano affetti da particolari patologie. Hanno già passato una notte in auto, rischiano di passare una seconda notte. La linea della fermezza è conosciuta, le leggi vanno rispettate da tutti, sapevano che non potevano attraversare lo stretto di Messina. Io non ho alcun potere per farli entrare in Sicilia, il potere è dello Stato. Ma il rigore deve sposarsi allo spirito umanitario, non possiamo fare finta di niente, tutti siamo genitori, tutti siamo figli: abbiamo scritto ministro dell’Interno, dicendo lo Stato ha determinato assembramento a Villa San Giovanni e lo Stato deve risolvere problema». Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, in diretta Fb da Palazzo Orleans.

Musumeci ha aggiunto: «Abbiamo suggerito di acquisire una struttura ricettiva a Reggio o a Villa dove ospitare le famiglie, le donne incinta, i bambini, gli anziani e i vecchi; abbiamo il dovere di mettere questa gente in quarantena obbligatoria perché non sappiano le loro condizioni di salute, per cui vanno condotti in una struttura».

«Spero che il ministro voglia dare disposizioni al prefetto di Reggio Calabria in questo senso, non pensiamo ai genitori che hanno violato la norma ma a chi non ha colpa. Chi non accetta la quarantena si assume la responsabilità delle proprie scelte».

Queste persone «sono arrivate lì senza trovare alcuna resistenza da parte delle forze dello Stato, come sarebbe dovuto accadere in forza delle disposizioni statali e regionali».

«Le auto a Villa San Giovanni non devono arrivare, sappiamo che ci sono controlli a circa 30 Km ma le pattuglie vanno predisposte al confine con la Campania, sull'autostrada: non devono entrare in Calabria, tantomeno in Sicilia». Ha detto Musumeci.

Attualmente la Regione siciliana ha 213 posti in terapia intensiva, solo 67 dei quali ad oggi occupati, e «dalle prossime settimane anche con l’arrivo dei ventilatori il piano si estenderà fino a 587 posti in terapia intensiva», ha detto l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, nel corso di una diretta Facebook con iul governatore Nello Musumeci. I primi 213 posti sono operativi, entro il 10 aprile ne saranno pronti ulteriori 246, anche con l’arrivo dei ventilatori - 10 della Regione e 13 della Protezione civile già disponibili e ancora ne arriveranno già nella prima settimana di aprile - a seguire aggiuntivi 128 posti di terapia intensiva. Crescono anche i posti letto Covid: attualmente 800, a breve altri 877, a seguire ulteriori 941 per un totale di 2800 posti letto entro il 20 aprile, insieme a 587 posti di terapia intensiva, pronti a sostenere il picco atteso a metà aprile.

"Abbiamo individuato le ipab dotate di personale anche sanitario e di strutture ricettive per i senza tetto. Avremo bisogno dell’aiuto dei volontari". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. "Ai senza tetto saranno garantiti i controlli sanitari del caso". «Siamo osservati da tutti con diffidenza, qualche giornalista del nord si fa scappare ogni tanto qualche battuta. Facciamo in modo di prenderci qualche rivincita sul piano dell’orgoglio: la sanità siciliana sta rispondendo in maniera puntuale, in linea con lo sviluppo del fenomeno. E’ frutto del lavoro e della collaborazione tra il pubblico e il privato». Ha proseguito il governatore.

«Siamo in guerra ed è brutto fare la guerra senza conoscere il nemico, così come è brutto vedere qualche disertore mentre l’esercito marcia, mentre il governo va avanti. Ma lo sappiamo: un esercito in marcia non si ferma a fucilare i disertori... li abbandona per strada». Ha concluso Musumeci.

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