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Daniela Lo Verde, cibo destinato agli alunni a casa della preside. Le intercettazioni

Tra una pratica e l’altra, la dirigente scolastica della scuola «Falcone» dello Zen di Palermo, Daniela Lo Verde, impartiva alla figlia indicazioni sugli alimenti destinati alla mensa degli scolari, ma che invece dovevano essere riposti «all’interno di un sacchetto da portare a casa": «...questa - è il contenuto dell’intercettazione insertia nell’ordinanza del gip - me lo voglia portare a casa, questi me li voglio portare a casa ... poi mettiamo da parte...poi vediamo casa c'è qui ... li esci e li metti qui sopra», erano le "fameliche" indicazioni della preside. «Questa per casa?...due...». Anche il semplice origano «pure per casa». «Questa pure?, la giardiniera?». «Qualcuno... un paio di barattoli per casa e gli altri in cucina», rispondeva Daniela Lo Verde. «Il tonno?» «Mettilo qui sotto... poi lo portiamo a casa a Sferracavallo».

In un caso nel pomeriggio del 21 giungo 2022, ad anno scolastico ormai terminato e a solo quattro giorni lavorativi dalla chiusura di tutti iprogetti in corso, è stata monitorata la consegna da parte della ditta di una grossa quantità di alimenti e vettovagliamento prima scaricato davanti all’ufficio di presidenza e poi subito riposto nella stanza dalla preside con l’ausilio del vice Daniele Agosta e di altri collaboratori. Una colla boratrice, vista evidentemente la quantità spropositata della merce consegnata, le faceva notare l’inutilità di una consegna cosi abbondante a mensa ormai chiusa.

La medesima condotta della dirigente scolastica che, «in ragione del suo ufficio - afferma il gip di Palermo - si impossessava dei generi alimentari destinati alla mensa acquistati mediante l’utilizzo di fondi stanziati dalla Comunità europea», è stata ripetuta il 27 e 29 giugno 2022 quando la donna, «dopo aver scelto accuratamente le provviste da portare a casa, riempiva dei sacchetti della spesa e una scatola «che riponeva con il beneplacito e l’aiuto di Agosta all’interno della sua autovettura».

L’ormai «consuetudine» di prelevare materiale destinato ad uso scolastico nonchè generi alimentari acquistati nell’ambito dei progetti Pon ed adibiti al servizio mensa, «non riguardava solo la preside, ma anche il suo vice Agosta.

Il 6 luglio 2022, l’uomo infatti, atteso che la sua dirigente andava via e dopo aver terminato il lavoro da lei affidatogli, «riempiva il suo zainetto di colore nero con confezioni di succhi di frutta, flaconi di igienizzante gel per le mani e mascherine Ffp2 che portava via con sè».

 

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