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Il presidente cinese Xi Jinping a Palermo per la storica visita: "È stata preziosa"

Xi Jinping e Nello Musumeci

È atterrato alle 15:45 sulla pista dell’aeroporto «Falcone - Borsellino» di Palermo il Boeing 747-89 L dell’Air China con a bordo il presidente cinese Xi Jinping e la moglie Peng Liyuan. Ad attenderli il prefetto Antonella De Miro, il sindaco della città metropolitana Leoluca Orlando e il presidente della Regione Nello Musumeci. Subito dopo il presidente Xi Jinping e la moglie sono andati a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale, per una visita del palazzo che secondo il protocollo sarebbe dovuta durare 37 minuti e che invece è durata circa un'ora.

«La visita è stata preziosa, questo Palazzo sarebbe perfetto nella "Via della Seta"». Sono le parole del leader cinese Xi Jinping, riferite ai cronisti dal presidente dell’Assemblea siciliana, Gianfranco Miccichè, a conclusione della visita a Palazzo Reale, durata un’ora.

Ammaliata dalla bellezza della Cappella Palatina, la moglie Peng Liyuna durante la visita nel Palazzo Reale, a Palermo, si è fatta fotografare più volte da un suo collaboratore accanto ai mosaici, staccandosi dalla delegazione che stava facendo il giro. La first lady, riferiscono alcuni presenti, è rimasta entusiasta del Palazzo.

Uscendo fuori dai rigidi schemi del cerimoniale alla fine del breve spettacolo dei pupi nella Torre Pisana di Palazzo Reale a Palermo, il leader cinese Xi Jinping e la moglie Peng Liyuan hanno abbracciato il piccolo Antonio Tancredi Cadili, 8 anni, che si è esibito lasciando di stucco i coniugi. Xi Jinping ha poi invitato il bambino in Cina, dove esiste una tradizione simile all’opera dei pupi.

A fianco della bandiera dell’Unione europea quella della Cina sul prospetto del Palazzo Reale. Dopo la bandiera rossa con le cinque stelle il Tricolore, la bandiera dell’Unione Europea e quella con la Trinacria, simbolo della Sicilia.

In piazza del Parlamento, davanti al portone monumentale, è stato posizionato il tappeto rosso tra due installazioni con l'immagine di Santa Rosalia, patrona della città, per la mostra in corso dallo scorso settembre a Palazzo organizzata dalla Fondazione Federico II, braccio culturale dell’Assemblea regionale siciliana.

Vietato parlare inglese, ci hanno pensato due interpreti a fare le traduzioni nella Torre Pisana a Palazzo Reale dove il presidente dell’Assemblea Gianfranco Miccichè ha accolto il leader della Cina Xi Jinping, all’ingresso del portone centrale del Palazzo. In totale nella stanza del presidente dell’Ars 30 persone, 15 cinesi e 15 italiani, come stabilito dal rigido protocollo. Nella stanza c'erano solo the e caffè a disposizione.

«Stiamo lavorando su potenziali accordi che non potranno concretizzarsi stasera però ci sono tante opportunità». Lo ha detto Michele Geraci, sottosegretario allo Sviluppo economico con delega al Commercio estero, a Palermo per accompagnare il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping e la sua delegazione. «Bisogna ripensare allo sviluppo del turismo creando investimenti - ha aggiunto -. E’ essenziale avere voli diretti con la Cina per sviluppare accordi con quel Paese. Dalla Cina arrivano a Palermo circa 400-500 turisti al giorno ed è per questo che il volo deve essere diretto per non fare transitare i viaggiatori dalla Francia e dalla Germania e farli rimanere più tempo in Sicilia».

«Dobbiamo stare attenti, - ha osservato il sottosegretario - essendo noi della Lega sovranisti, a non svendere i nostri aeroporti e i porti ai cinesi. Dobbiamo semmai attrarre investimenti ed eventualmente ampliare gli scali esistenti e creare nuove infrastrutture». «Dobbiamo aiutare le piccole e medie imprese ad esportare i loro prodotti - ha concluso Geraci -. E’ da giorni, da quando è
stata annunciata la visita del presidente Xi Jinping, che in Cina si parla della città siciliana. La visita del leader cinese a Palermo è anche dettata dal rendere un omaggio al presidente
della Repubblica Sergio Mattarella, che in occasione del suo viaggio in Cina ha visitato la città natale di Xi Jinping».

«Rimane la possibilità per la Sicilia di avere un ruolo nella 'Via della Setà, ma di tutto questo non abbiamo parlato col presidente Xi perché il cerimoniale era molto rigoroso». Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, alla fine della visita del leader cinese a Palazzo Reale, a Palermo. «Intercettare la 'Via della Seta' significa avere infrastrutture - ha aggiunto Musumeci - agli appuntamenti si arriva puntuali e preparandosi quindi dobbiamo subito sederci attorno a un tavolo col governo nazionale e capire cosa vogliamo fare della Sicilia nella 'Via della Seta' e organizzarci di conseguenza per individuare le priorità e investire su quelle».

A conclusione della visita del presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping e della moglie Peng Liyuan, il presidente dell’Assemblea regionale, Gianfranco Miccichè, ha precisato che «non si è parlato nè di accordi, nè di affari. E’ venuto qui in vacanza e ci ha fatto il regalo migliore, perchè, conoscendo il mondo cinese, appena si saprà che il presidente Xi è venuto qui per turismo, dovremo raddoppiare gli aeroporti».

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