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Migranti in fuga dalla tensostruttura di Porto Empedocle, quasi tutti rintracciati

Fuga in massa di migranti dalla tensostruttura della Protezione civile, allestita nella banchina di Porto Empedocle (Agrigento). Polizia e carabinieri hanno avviato le ricerche dei fuggitivi. Nella tensostruttura, con una capienza
massima di 100 persone, c'erano 520 migranti. I migranti che si erano allontanati sono stati quasi tutti rintracciati. Lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, in una telefonata con il governatore siciliano Nello Musumeci.

La responsabile del Viminale ha poi confermato che, nell’hotspot di Lampedusa e nell’hub di Porto Empedocle, sono stati intensificati i trasferimenti dei migranti verso altre strutture e che, entro la giornata di domani, verrà completato lo spostamento di circa 520 migranti.

Appena poche ore prima si era registrata la protesta del sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, che aveva lanciato un appello perchè si svuotasse l’area parlando di «rischio di soffocamento» e paventando il rischio di fuga che si è verificata. Decine di migranti hanno scavalcato la recinzione e iniziato a correre verso la strada.

Intanto un barchino con a bordo 16 tunisini, fra cui 9 minorenni, è stato intercettato e bloccato, a largo di Lampedusa, da una motovedetta della Guardia costiera. I migranti sono stati fatti sbarcare al molo Madonnina perché il molo Favarolo è stracolmo di imbarcazioni tunisine e le motovedette non riescono più ad attraccare agevolmente. Il gruppo, l’ennesimo che approda oggi, è stato portato all’hotspot di contrada Imbriacola dove si è arrivati a 726 presenze a fronte dei 95 posti disponibili.

 

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